Gianni Gitti
Dopo una lunga malattia, è spirato ieri 20 aprile 2016 il caro amico Gianni. Nel decennio della mia permanenza a Monghidoro ho conosciuto tante persone interessanti, persone brave, valide, capaci. Persone con le quali ho stretto amicizia e con cui collaboro in iniziative, credo, utili. Fra tutti loro però, un sentimento di vero affetto e di profonda vicinanza, l'ho provato nei confronti dell'amico Gianni Gitti. L'ho conosciuto alle camminate di Oltr'Alpe, e subito sono stato colpito dalla sua straordinaria conoscenza del territorio e delle tradizioni locali, ed anche dalla sua grandissima disponibilità, apertura e generosità.
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Ci siamo frequentati a lungo, spesso lo andavo a trovare nella sua improbabile casa dominata da attrezzature elettroniche di ogni genere e dove era però sempre possibile bere un eccellente caffè fatto con la moka.
Ricordo le sue parole di benvenuto accompagnate dal suo sorriso cordiale, anche quando mi presentavo senza avvertire: “ ch'al vegna, ch'al vegna...”. In quella casa era contenuto un patrimonio inestimabile di testimonianze audiovisive, raccolte in una intera vita di lavoro appassionato, relative a Monghidoro ed al mondo intero, che spero un giorno qualcuno vorrà riordinare e condividere.
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Ricordo la sua casa di Gosaldo che tanto amava ed in cui sono stato ospite un paio di volte e così anche io ho potuto provare l'emozione di vedere, svegliandomi al mattino, lo spettacolo delle Pale di San Martino: l'Agner, la Croda Granda, proprio così, come lui aveva descritto tante volte. Grazie Gianni, per il grande contributo che hai dato all'Oltr'Alpe con i tuoi bellissimi filmati, grazie per le belle giornate trascorse insieme lungo i sentieri dell'Alpe, grazie per aver elargito a tutti noi la tua preziosa amicizia.
Giorgio Zarrelli |
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